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 Le Vie dei Canti degli Aborigeni Australiani

Le Vie dei Canti, nella Cultura degli Aborigeni Australiani, rappresentano una sorta di magica "Mappa" cantata che consente di ricreare e perpetuare gli antichi Riti della Creazione. Secondo le antiche mitologie, la Divinità, nel momento stesso dell'atto della Creazione del Cielo , della Terra, degli Esseri viventi tutti, emette un Suono, Parla, Grida, Espira, Singhiozza o Canta; la Forza Creatrice, in ogni modo, emana sempre una Fonte Acustica. Il Tempo del Sogno, quando tutto è stato Creato e si è quindi svolta la Storia del Mondo, è stato espresso dagli Antenati ancestrali, per mezzo del "Canto", attraverso i Gesti e la Parola. Se questo "trasmettere" rituale venisse a interrompersi inizierebbe inevitabilmente il Completo Decadimento. Per questo motivo che gli Aborigeni "ricalcano" le Orme stesse degli Esseri Mitici (Tjiurna Djugurba), cioè le Antiche Vie dei Canti, visibili solo ai loro occhi; ripetono parole e suoni degli Antenati che nel corso di lunghissimo viaggi per un continente deserto e privo di vita crearono il mondo cantandolo. Il Continente Australiano, secondo gli Aborigeni, rappresenta una sorta di partitura musicale tanto che ancora oggi, ogni bimbo, alla nascita, eredita una parte di Canto per Diritto di Nascita. La mitica Geografia con i luoghi in cui i mitici e sopprannaturali Antenati, hanno celebrato Riti cantando e danzando, viene rivelata al bambino una volta "iniziato" e divenuto Adulto. Intrapprendendo il "Viaggio Rituale" (Walkabout), l'Aborigeno canta le strofe del suo Antenato senza modificare una sola parola o nota, rivivendo così l'Attimo della Creazione.

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Fig.1: Australia, 2004, panoramio.com, ogwen
Fig.2: Uluru visto dall'Elicottero; 2008, Corey Leopold