ROMA IMPERIALE

By Luckyjor

L'Economia nella Roma Imperiale

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Mietitore Gallico-Romano, Rilievo da Trier, Germania


ECONOMIA

Nei primi due secoli dell'impero (il secondo Secolo fu detto il Secolo d'oro dell'Impero),l'Economia di Roma era principalmente basata sulle conquiste militari che procuravano Terre da distribuire ai Legionari e ai ricchi Senatori, Merci da commerciare e una enorme quantità di Schiavi. Con il tempo, però, con il finire delle grandi Guerre di Conquista, iniziò una certa pericolosa stagnazione dell'Economia, incapace di un suo sviluppo endogeno e oppressa dall'aumentare incontrollato della Spesa Pubblica, soprattutto roiferita all' Esercito e alla Burocrazia. Tutto questo, ed altro, porterà, nel V secolo, alla decadenza finale. Gran parte dell'Economia era basata sul grande afflusso di derrate alimentari, proveniente dalle Province e destinate principalmente al mantenimento dell'Esercito e alla Città di Roma. Al culmine del suo splendore, l'Impero arrivò ad importare fino a 3,5 Milioni di quintali di Frumento all'anno, tenuto conto che a Roma, vivevano a totale carico dello Stato, circa 300.000 citttadini, più di un terzo della popolazione totale dell'Urbe. Nella prima parte dell'Impero, la sicurezza delle linee terrestri e marittime, favorì grandemente l'espansione del Commercio e a Roma, come conseguenza, assistiamo al moltiplicarsi delle Aziende Commerciali, dei Negozi e delle Botteghe sia all'ingrosso che al dettaglio. Tra i Prodotti commerciali più diffusi tra la popolazione imperiale, vi erano le Ceramicha, ma anche Spezie, Incenso, Gemme, Sete e Carni pregiate, Pesci rari e altri prodotti di lusso. Per quanto concerne la Spesa Pubblica, i costi dell'Esercito, andò sempre più ad incidere negativamente sul PIL dell'Impero che raggiuns, nel 215 d.C. il 4%. Nel Tardo Imnpero, l'insicurezza dei traffici commerciali, dovuta alle continue incursioni barbariche, unitamente ad una inflazione galoppante, porterà ad una drammatica crisi dell'economia che si rifletterà sulle Città, che già andavano lentamente spopolandosi; sarà l'inizio di una decadenza irreversibile che si concluderà drammaticamente con la Caduta dell'Impero Romano d'Occidente.

 


MONETAZIONE ROMANA


Anche se il DENARIO, restò l'elemento fondamentale dell'Economia Romana, fin dalla sua emissione nel 211 a.C., la sua purezza ed il sio peso, andarono lentamente riducendosi; la Svalutazione, causata anche dalla carenza di metallo prezioso nonchè dallo scarso rigore delle finanze pubbliche, portò al mantenimento nel tempo di questa moneta, che pur perdendo parte del suo "titolo", rimase in circolazione per 200 anni (dal 211 a.C. fino alla metà del III secolo d.C: La prima Riforma monetaria del Periodo Imperiale, fu attuata da Augusto nel 15 a.C. che affidava la coniazione delle monete d'oro e d'argento direttamente all'Imperatore, mentre quelle minori erano appannaggio del Senato. Per le monete d'oro, l'AUREO era il conio di riferimento, mentre per le monete d'argento ci si riferiva al DENARIO. Le altre Monete sono elencate e desritte nei loro rapporti di valore nella Tabella riportata in basso, tenendo presente che pur non essendo proponibile un raffronto, un Denario di Epoca Augustea, poteva corrispondere a circa 3,3 Euri odierni, mentre un Aureo ne valeva più o meno 83. Nel 195 d.C., sotto Settimio Severo, un Legionario guadagnava 400 denari l'anno (soldato semplice) e un Minatore della Dacia, percepiva da 6 a 10 Assi al giorno più vitto e alloggio ( 10 Assi pari a poco più di 2 Euri ); 6,5 Kg. di Granaglie per uso alimentare, a Roma, costavano circa 1 Denario (3, 3 Euri).

 




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 Denario di Augusto, 27 a.C./14 d.C., 3,88 mg, coniato nel 19/18 a.C. con Testa di Augusto e Cometa con coda in alto. 2006, Carlomorino; 
RICI 37a; BMCRE 322; RSC 98




LA NUMERAZIONE E LE UNITA' DI MISURA ROMANE

LA NUMERAZIONE. Il Sistema di Numerazione Romano, ebbe evidentemente origine dall'Intaglio di "Tacche" successive si legno o altro materiali; poichè, dopo 4 tacche la leggibilità poteva risultare problemativa, il numero 5 veniva rappresentato con un differente simbolo, e così via per ogni multiplo di 5. Va detto che il Sistema di Numerazione Romano che tutti conoscono, si riferisce, non al metodo originario romano, ma ad una "revisione" del sistema, risalente al periodo medievale, intesa ad accorciare le lunghe serie di incisioni necessarie per indicare grandi numeri; si introdusse, cioè, l'artificio di sottrarre i numeri incisi alla sinistra del numero maggiore (Es: 4= IV invece di IIII oppure, 19= XIX invece di XVIIII, ecc)i Romani infatti usavano un sistema solo "additivo" in quanto i numeri, nelle loro scrittura, venivano solo "aggiunti" e mai sottratti. I numeri Romani sono sequenze di simboli, gnuno dei quali indica un numero, tranne lo zero:

I= 1, V= 5, X= 10, L= 50, C= 100, D= 500, M= 1000 

Soprallineando una lettera, il suo valore viene moltiplicato per 1000 , bordandola con due verticali ai fianchi e una linea orizzontale soprastante, il suo valore viene moltiplicato per 100.000, mentre se si borda con 2 linee orizzontali soprastanti il valore viene moltiplicato per 1.000.000 . Esistono poi delle Regole che fissano la massima ripetitività di un simbolo all'interno di una sequenza (Stringa) e anche sistemi diversi che consentono di esprimere certi numeri in modi diversi. La Numerazione Romana risulta senz'altro di ottimo valore estetico, ma anche totalmente inutilizzabile per i Calcoli che venivano effettuati per mezzo di uno strumento simile all'Abaco. Una Tavola di Conversione numerica è disponibile verso la fine della presente pagina.

 

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Numero romano inciso sull'Ingresso 53 del Colosseo a Roma; 2013, OP David Castor


LE UNITA' DI MISURA . I più antichi sistemi di misura basavano le loro unità su elementi naturali come Chicchi di Grano e di Cereali (per la misura dei Pesi) o umani come Pollici Piedi ecc (per le misure lineari. Per quanto concerne le Unità di Misura Romane, esiste per stessa ammissione delle fonti latine, un legame stretto con il Sistema di Misurazione in uso in Grecia, a sua volta derivato dalle Civiltà Orientali. Nonostante la grande quantità e varietà dei ritrovamenti, la materia è complessa l'esatta interpretazione presenta ancora alcune lacune. Nelle Tabelle riportate in fondo alla presente pagina, troverete indicazioni per le Misure di Lunghezza e di Superficie, per i Volumi e per i Pesi.

 

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National Archaeological Museum of Spain 
Modius Romano in Bronzo del IV Sec. d.C.; H:22 cm, D: 26 cm. AN: 1930/16/1
 Da Ponte Punide, Galicia, Spain, 1913. Photo: Luis Garcia (Zaqarbal), 2009

 

ECONOMIA DELL'IMPERO - Provenienza dei Prodotti

PAESE DI PROVENIENZA
ATTUALI NAZIONI
PRODOTTI
ITALIA
+ CORSICA E SARDEGNA
ARGENTO, CAVALLI, CERAMICA, CORALLO, FRUMENTO, LANA,
LEGNO, PESCE, UTENSILI METALLICI, VETRO, VINO, ZOLFO
RAETIA
BAVIERA, AUSTRIA E SVIZZERA
CERAMICA
GERMANIA
GERMANIA
AMBRA, BESTIAME, CAVALLI, SCHIAVI, FERRO,RAME,SALE
GALLIE
FRANCIA E BELGIO
FRUMENTO, ARGENTO, FERRO, STAGNO, TESSUTI, VINO
HISPANIA
SPAGNA E PORTOGALLO
GARGENTO, CAVALLI, FERRO, FRUMENTO, LANA, LINO, OLIO, ORO, PIGMENTI, PIOMBO, RAME, STAGNO
BRITANNIA
INGHILTERRA E IRLANDA
BESTIAME, CARBONE, FERRO, FRUMENTO, ORO, PIOMBO, RAME, STAGNO
NORICUM
AUSTRIA, UNGHERIA, SLOVENIA
BESTIAME, FERRO, SALE
PANNONIA
AUSTRIA, UNGHERIA, SLOVENIA, CROAZIA, BOSNIA, SERBIA
FERRO, FRUMENTO, PELLICCE, SCHIAVI, VINO
ILLYRIA
DALMAZIA, CROAZIA, ALBANIA
ARGENTO, BESTIAME, FERRO, ORO
MACEDONIA E ACAIA
GRECIA
LANA, OLIO, PORPORA, SCHIAVI, TESSUTI, UTENSILI METALLICI, VINO
MOESIA E TRACIA
SERBIA, BULGARIA, ROMANIA
ARGENTO, CAVALLI, FRUMENTO, ORO, PESCE, SCHIAVI, VINO
DACIA
ROMANIA, UNGHERIA
ARGENTO, FRUMENTO, ORO, PELLAMI, SALE
ASIA E CAPPADOCIA
TURCHIA
BESTIAME, CAVALLI, CERAMICA, LEGNO, MARMO, PELLAMI, TESSUTI, VINO
ASSIRIA E MESOPOTAMIA
IRAQ
BITUMI, CAVALLI LANA, STAGNO
SYRIA E GIUDEA
SIRIA, PALESTINA E ISRAELE
CAVALLI, DATTERI, FRUMENTO, LEGNO, NAVI, OLIO, PORPORA, RAME, TESSUTI, VETRO, LINO
EGITTO E ARABIA PETREA
EGITTO
ASFALTO, DROGHE, FRUMENTO, ORO, PIGMENTI, SETA, TESSUTI, UTENSILI METALLICI, VETRO
AFRICA
TUNISIA E LIBIA
AVORIO, CAVALLI, FICHI, FRUMENTO, MARMO, OLIO, PESCE, PORPORA, SALE, SCHIAVI
MAURITANIA
MAROCCO, ALGERIA
OLIO, FRUMENTO, VINO, LEGNO

 

PRINCIPALI PRODOTTI DI ESPORTAZIONE DALL'ITALIA

GENERE
PRODOTTI
MANUFATTI MECCANICI
UTENSILI VARI
MANUFATTI PREGIATI
MOSAICI, BASSORILIEVI, STATUE, STUCCHI, PITTURE
PIETRA
ALABASTRO E MARMO BIANCO
METALLI
FERRO, RAME, STAGNO, ALLUME, ARGENTO
MOBILI
MOBILIO PREGIATO E INTARSIATO
VINO
VINI PREGIATI INVIATI IN GALLIA, GERMANIA, NORICA, SPAGNA

 

INCIDENZA DEI COSTI DELL'ESERCITO SUL PIL DELL'IMPERO ROMANO

DATA
POPOLAZIONE DELL'IMPERO
PIL
 (Milioni di Denari)
COSTO DELL'ESERCITO
(Milioni di Denari) 
COSTO DELL'ESERCITO
(% del PIL) 
14 d.C.
46.000.000
5.000
123
2,5
150 d.C.
61.000.000
6.800
194
2,9
215 d.C.
50.000.000
5435
223
4,1

 

VALORI DELLE MONETE IN EPOCA AUGUSTEA

MONETA
AUREO
QUINARIO 
D'ORO *
DENARIO
QUINARIO D'ARGENTO
SESTERZIO
DUPONDIO
ASSE
SEMISSE
QUADRANTE
AUREO
1
2
25
50
100
200
400
800
600A
QUINARIO D'ORO
1/2
1
12 1/2
25
50
100
200
400
800
DENARIO
1/25
2/25
1
2
4
8
16
32
64
QUINARIO D'ARGENTO
1/50
1/25
1/2
1
2
4
8
16
32
SESTERZIO
1/100
1/50
1/4
1/50
1
2
4
8
16
DUPONDIO
1/200
1/100,
1/8
1/4
1/2
1
2
4
8
ASSE
1/400
1/200,
1/16
1/8
1/4
1/2
1
2
4
SEMIS
1/800
1/400
1/32
1/16
1/8
1/4
1/2
1
2
QUADRANTE
1/1600
1/800
1/64
1/32
1/16
1/8
1/4
1/2
1

*) Il Termine Quinario d'oro, veniva usato esclusivamente per indicare il "Mezzo Aureo"

 

SISTEMA DI NUMERAZIONE ROMANA - TAVOLA DI CONVERSIONE

ARABI
ROMANI
NUMERO CARDINALE
NUMERO ORDINALE
1
I
UNUS, UNA, UNUM
PRIMUS, PRIMA, PRIMUM
2
II
DUO, DUAE, DUO
SECUNDUS, SECUNDA, SECUNDUM
3
III
TRES, TRIA
TERTIUS
4
IV
QUATTUOR
QUARTUS
5
V
QUINQUE
QUINTUS
6
VI
SEX
SEXTUS
7
VII
SEPTEM
SEPTIMUS
8
VIII
OCTO
OCTAVUS
9
IX
NOVEM
NONUS
10
X
DECEM
DECIMUS
11
XI
UNDECIM
UNDECIMUS
12
XII
DUODECIM
DUODECIMUS
13
XIII
TREDECIM
TERTIUS DECIMUS
14
XIV
QUATTUORDECIM
QUARTUS DECIMUS
15
XV
QUINDECIM
QUINTUS DECIMUS
16
XVI
SEDECIM
SEXTUS DECIMUS
17
XVII
SEPTEMDECIM
SEPTIMUS DECIMUS
18
XVIII
DUODEVIGINTI
DUODEVICESIMUS
19
XIX
UNDEVIGINTI
UNDEVICESIMUS
20
XX
VIGINTI
VICESIMUS
21
XXI
UNUS ET VIGINTI - VIGINTI UNUS
UNUS ET VICESIMUS - VICESIMUS PRIMUS
22
XXII
DUO ET VIGINTI - VIGINTI DUO
ALTER ET VICESIMUS - VICESIMUS ALTER
30
XXX
TRIGINTA
TRICESIMUS
40
XL
QUADRAGINTA
QUADRAGESIMUS
50
L
QUINQUAGINTA
QUINQUAGESIMUS
60
LX
SEXAGINTA
SEXAGESIMUS
70
LXX
SEPTUAGINTA
SEPTUAGESIMUS
80
LXXX
OCTOGINTA
OCTOGESIMUS
90
XC
NONAGINTA
NONAGESIMUS
100
C
CENTUM
CENTESIMUS
1000
M
MILLE
MILLESIMUS
2000
MM
DUO MILIA
BIS MILLESIMUS
3000
MMM
TRIA MILIA
TER MILLESIMUS - TER MILLIES
4000
MMMM
QUATTUOR MILIA
QUATER MILLESIMUS
10000
X Soprallineato
DECIENS MILLE
DECIES MILIA
100000
C Soprallineato
CENTIENS MILLE
CENTIM MILIA
1000000
X Con due verticali ai fianchi e una linea soprastante
MILLIENS MILLE
DECIES CENTENA MILIA

 

MISURE ROMANE DI LUNGHEZZA

UNITA' ROMANA
TERMINE LATINO
PIEDE
SISTEMA
DECIMALE 
DITO
DIGITUS
1/16
1,85 CM
ONCIA
UNCIA
1/12
2,47 CM,
PALMO
PALMUS
1/4
7,41 CM
PIEDE
PES
1
29,65 CM
CUBITO (Gomito)
CUBITUS
1 1/2
44,47 CM
PASSO SEMPLICE
GRADUS
2 1/2
0,74 M
PASSO DOPPIO
PASSUS
5
1,48 M
PERTICA
PERTICA
10
2,96 M
ATTO
ACTUS
120
35,52 M
STADIO
STADIUM
625
185 M
MIGLIO
MILIARUM
5000
1,48 KM
LEGA
LEUGA
7500
2,22 KM

Il Piede Romano viene definito come 16/28 del Cubito di Nippur (518,616 KM)

 

MISURE ROMANE DI SUPERFICIE

UNITA' ROMANA
TERMINE LATINO
PACTUS 
QUADRATUS
SISTEMA
DECIMALE 
PIEDE QUADRATO
PES QUADRATUS
1/14400
876,16 CM2
PERTICA QUADRATA
SCRIPULUM
ACTUS MINIMUS
1/144
1/30
8,7816 CM2
42,2 M2
VERGA
CLIMA
1/4
316,25 M2
ATTO QUADRATO
ACTUS QUADRATUS
1
1265 M2
IUGERO
IUGERUM
2
2529 M2
EREDIO
HEREDIUM
4
5059 M2
CENTURIA
CENTURIA
400
50,6 HA
QUADRUPLICE O SALTO
SALTUS
1600
202,3 HA

I' Atto Quadrato, è il quadrato di un Atto, corrispondente a circa 1/8 di Ettaro

 

VOLUMI (Misure per Liquidi)

UNITA' ROMANA
TERMINE LATINO
SESTERO
SISTEMA
DECIMALE 
PICCOLO CUCCHIAIO
LIGULA
1/48
1 1/8 CL
CUCCHIAIO
CYATHUS
1/12
4 5 CL
SESTANTE (1/6 di Sestero)
SEXTANS
1/6
9 CL
TRIENTE (1/3 di Sestero)
TRIENS
1/3
18 CL
EMINA (1/2 di Sestero)
HEMINA
1/2
27 CL
CHEONIX
CHEONIX
2/3
36 CL
SESTERO
SEXTARIUS
1
54 CL
CONGIO
CONGIUS
6
3 1/4 L
URNA
URNA
24
13 L
ANFORA
AMPHORA
48
26 L
OTRE
CELLEUS
960
520 L

I' Anfora (Anphora quadrata), è = a un Piede Cubico; il Congio è 1/8 di Anphora

 

VOLUMI (Misure per Aridi)

UNITA' ROMANA
TERMINE LATINO
MODIO
SISTEMA
DECIMALE 
CUCCHIAIO GRANDE
ACETABULUM
1/128
6 3/4 CL
QUARTO DI SESTERO
QUARTARIUS
1/63
13 1/2 CL
EMINA
HEMINA
1/32
27 CL
SESTERO
SEXTARIUS
1/16
54 CL
SEMODIO
SEMODIUS
1/2
4 2/3 L
MOGGIO O MODIO
MODIUS
1
8 2/3 L
QUADRANTE
QUADRANTAL
3
26 L

Il Quadrante Romano misura un Piede Cubo, pari a una Anfora.

 

PESI

UNITA' ROMANA
TERMINE LATINO
DRACMA
SISTEMA
DECIMALE 
CHALCO
CHALCUS
1/48
71 MG
SILIQUA
SILIQUA
1/18
189 1/3 MG
OBOLO
OBOLUS
1/6
0,568 G
SCRUPOLO
SCRUPOLUM
1/3
1,136 G
DRACMA
DRACHMA
1
3,408 G
SICLO O SICILICO
SICILICUS
2
6,816 G
ONCIA
UNCIA
8
27,264 G
LIBBRA
LIBRA
96
327,168 G
MINA
MINA
128
436,224 G

La Libra Romana è = a 3/4 di Mina Greca

 

 

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