British Museum
Scudo Celtico di Witham, Età del Ferro, 400-300 a.C. Cultura La Tene; S.James and V.Rigby

Stabilita la sostanziale identificazione della Cultura Celtica con le Culture di Halstatt e di La Tene, possiamo, con l'aiuto dell' Archeologia e dei relativi e numerosi ritrovamenti, ricostruire l'imponente processo di espansione dei Celti a partire dalla ristretta area d'origine, nell' Europa centro occidentale, nella quale si consolidarono come popolo. Ancora in epoca Hallstattiana, VII, VII Sec. a.C., i Celti penetrarono lungo la costa atlantica della Francia e diffondendosi poi per gran parte della Penisola Iberica; più tardi, già in periodo Lateniano, , raggiunsero la Manica, occupando la Germania nord occidentale e le Isole Britanniche, mentre posteriore è stata l'espansione verso la Boemia, l'Ungheria e l'Austria. Risalgono a questo periodo, IV Sec. a.C., gli insediamenti celtici nell' Italia settentrionale e in parte di quella centrale e nella Penisola Balcanica. Nel III Sec. a.C., infine, il gruppo dei Galati, passò dalla Tracia all' Anatolia (Galazia) dove si stanziò definitivamente. Come già accennato, fu soprattutto la schiacciante superiorità tecnica delle armi celtiche, a determinare il successo di questa straordinaria espansione, unitamente al carattere bellicoso e coraggioso della classe aristocratica dei Principi Celtici che guidarono una simile impresa. Britanni, Celtiberi, Pannoni, Galati e Galli, divisi ulteriormente in numerosissime tribù, furono i principali Raggruppamenti che, all' epoca della massima espansione, IV e III Sec. a.C., diffusero in tutta l'Europa un' unica Cultura e una sola lingua, pur senza costituire una vera e propria unità politica.

A partire dal IV e III Sec. a.C., due popoli indoeuropei, i Germani a nord e i Romani da sud,, diedero il via alla decadenza dei Celti, favoriti anche dalla scarsa coesione fra i diversi Raggruppamenti, impadronendosi via via della maggior parte dei loro immansi domini. I Galli e i Celtiberi, furono completamente latinizzati a partire dai primi secoli dell' era volgare e tale processo riguardò sia l'aspetto socio-culturale che linguistico, comportando praticamente la scomparsa delle lingue celtiche continentali; analoga sorte toccò ai Galati che furono però assimilati dalla Cultura Greca. I Pannoni e i Britanni furono solo parzialmente latinizzati in quanto furono elementi germanici a completare il processo decadentistico; in Pannonia, l'estinzione della Cultura Celtica fu completata ad opera del riemergere di culture preesistenti e da nuove invasioni barbariche, mentre nelle Isole Britanniche, la decadenza fu più lenta e meno radicale in quanto, dopo il ritiro romano, IV e V Sec. d.C., la lingua e la Cultura Celtiche, sopravvissero fino all' XI Secolo, epoca del loro definitivo declino.

 

 

Dislocazione dei principali raggruppamenti Celtici in Europa (III Sec. a.C.. Disegno di Luciano Jori